Monitoraggio Abbattimento Rischi Sanitari Inquinamento Indoor (MISSION)

Progetto Mission

Prevenzione e riduzione dei rischi per la salute legati all'inquinamento dell'aria interna Monitoraggio abbattImento Rischi Sanitari Inquinamento Indoor

Cosa si intende per Inquinamento Indoor e perché è importante

L’inquinamento dell’aria interna, composto da agenti chimici, fisici e biologici, rappresenta un rilevante fattore di rischio per la salute di oltre la metà della popolazione mondiale. Si stima che, in Europa, provochi ogni anno circa 2 milioni di morti premature, oltre a diversi effetti negativi sulla salute, sul benessere e sulla produttività lavorativa e scolastica. 

Qualità dell’aria interna (IAQ) nelle scuole

La qualità dell’aria interna (IAQ) è influenzata da fonti di inquinamento sia esterne che interne. Molti di questi agenti inquinanti tendono a concentrarsi maggiormente in ambienti chiusi (indoor), contribuendo in modo significativo all’esposizione delle persone. 

In particolare, le scuole sono luoghi caratterizzati da un’elevata densità di persone, dove diversi tipi di contaminanti possono persistere a lungo, a meno che non si adotti una strategia ambientale appropriata. Le evidenze scientifiche dimostrano che l’inquinamento indoor nelle scuole ha un impatto negativo sulla salute e sul rendimento degli studenti. La qualità dell’aria interna influenza l’esposoma dei bambini, un gruppo particolarmente vulnerabile all’esposizione: infatti, condizioni ambientali sfavorevoli possono avere un impatto significativo sul loro sviluppo e crescita futuri.

 

Monitoraggio qualità dell’aria nelle scuole. Aree territoriali interessate e trasferibilità degli interventi

Il progetto MISSION si estende sulle tre aree territoriali nord, centro e sud e coinvolge enti appartenenti alle seguenti Regioni: Lombardia, Toscana, Marche, Puglia, Sicilia.

Dal quadro finale che emergerà potranno derivare politiche e programmi mirati per migliorare la salute e il benessere, con l’elaborazione di strategie e interventi di mitigazione da implementare nel medio e lungo termine. La modellizzazione offrirà una visione dettagliata del flusso d’aria all’interno degli spazi, non solo per garantire una ventilazione ottimale, ma anche per organizzare il posizionamento delle postazioni di studio o di lavoro in modo coerente. L’approfondita conoscenza ottenuta dal progetto consentirà di sviluppare linee guida, procedure operative, interventi specifici e buone pratiche, anche dal punto di vista della sostenibilità economica e dell’efficientamento energetico, al fine di ridurre l’esposizione e i rischi legati alla salute.

Grazie agli interventi di disseminazione, le metodologie per il monitoraggio ambientale e sanitario, insieme ai risultati degli interventi mirati alla riduzione dei rischi per la salute connessi a una cattiva qualità dell’aria interna (IAQ) nelle scuole, saranno divulgati a diversi gruppi di interesse. Questo processo faciliterà la trasferibilità delle conoscenze acquisite in altri contesti, favorendo una condivisione delle buone pratiche a livello più ampio. In questo contesto, la piattaforma informatica permetterà di rendere alcuni dati accessibili in forma aperta, aderendo ai principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable), che promuovono l’interoperabilità e la riutilizzabilità dei dati

 

 

 

 

 

Partecipanti

Riduzione rischio radon in edifici scolastici

Tra i vari contaminanti, si segnala il radon. Sebbene il quadro di conoscenze e analisi sul rischio radon in Italia non sia ancora completo, alcune campagne di misurazione condotte in aree ad alto rischio sismico hanno rilevato che le principali faglie attive sono associate a elevate concentrazioni di radon nel suolo e nell’aria, con conseguenti rischi sanitari per le popolazioni. Nel contesto italiano, la misurazione del radon nelle aule scolastiche, specialmente quelle situate nei seminterrati, ha lo scopo di monitorare i livelli di concentrazione di questo cancerogeno riconosciuto e, sulla base di una valutazione del rischio, di pianificare eventuali interventi di riduzione qualora i livelli rilevati risultino non accettabili. Questo tipo di attività è conforme al nuovo Piano Nazionale Radon (d.lgs. 101/2020).

In relazione alla pandemia, è ormai ben stabilito che gli aerosol (di diametro inferiore a 100 µm) siano il principale veicolo di trasmissione del SARS-CoV-2, generati anche durante le normali attività di vocalizzazione. La quantità e la distribuzione dimensionale degli aerosol respiratori prodotti durante la vocalizzazione sono state analizzate in adulti durante fonazione prolungata, discorsi e canto. Tuttavia, rimangono incognite sull’origine della produzione di aerosol durante la conversazione, e non vi sono studi che abbiano esaminato questo fenomeno nei soggetti più giovani (di età inferiore ai 18 anni). Per mitigare gli effetti della pandemia da SARS-CoV-2 sulla salute, accanto alle principali misure di prevenzione e alle raccomandazioni per una corretta ventilazione naturale, sono stati sviluppati sistemi che combinano la sanificazione dell’aria mediante UVC e il controllo della CO2, con l’obiettivo di ridurre il rischio di trasmissione del virus in ambienti chiusi, come le scuole, frequentati da molte persone. Sebbene questi sistemi possano essere potenzialmente efficaci, la loro reale validità non è ancora stata sufficientemente documentata. Una delle sfide più rilevanti del momento è riuscire a conciliare il necessario miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, incluse le scuole, con un miglioramento della qualità dell’aria interna, evitando che essa peggiori ulteriormente.

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Obiettivi del Progetto

Monitoraggio ambientale indoor  riduzione dei rischi sanitari

L’obiettivo principale del progetto è quello di creare una rete tecnico-scientifica a livello nazionale, volta a implementare, nel lungo termine, misure efficaci per il miglioramento della qualità dell’aria interna (IAQ) nelle scuole, riducendo così i rischi sanitari per la popolazione scolastica derivanti dall’inquinamento chimico, fisico e biologico degli ambienti indoor. Questo approccio sarà integrato con il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici scolastici. Inoltre, il progetto mira a sostenere future politiche e normative europee e nazionali riguardanti l’efficientamento energetico nel settore edilizio, attraverso l’elaborazione di linee guida, raccomandazioni e protocolli che promuovano anche una gestione sostenibile dei rischi sanitari associati alla qualità dell’aria interna nelle scuole, con la possibilità di applicarli anche in altri contesti.

Il progetto si colloca nel quadro del Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025, in particolare nella Linea di supporto centrale n. 8, intitolata “Definizione di un Piano nazionale per la qualità dell’aria indoor”. Questo piano stabilisce l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e il microclima negli spazi chiusi, con un’attenzione particolare agli ambienti frequentati dai bambini, come le scuole, e agli edifici pubblici. Il progetto si propone quindi di contribuire concretamente al raggiungimento di tali obiettivi, con un impatto positivo sulla salute e sul benessere della popolazione scolastica, oltre che sulla sostenibilità ambientale ed energetica del patrimonio edilizio pubblico.

Monitoraggio degli agenti contaminanti nelle scuole e raccolta dati, integrazione dei sistemi di efficientemento energetico e qualità dell’aria

Il progetto si articola su sei obiettivi specifici di seguito riportati:

1. Revisione della letteratura scientifica sugli effetti sanitari associati all’esposizione all’inquinamento indoor a breve e lungo termine in contesti scolastici e sulle misure di miglioramento della qualità dell’aria indoor. È importante altresì la rilevazione dello stato delle conoscenze da parte delle autorità scolastiche su IAQ e misure preventive e gestionali.

2. Realizzazione di un programma di monitoraggio indoor in un campione di scuole, comprensivo della determinazione di un set di inquinanti chimici, fisici e microbiologici nella matrice aria e dei principali parametri microclimatici.

3. Realizzazione di un programma di monitoraggio sanitario su un campione della popolazione scolastica per la valutazione degli effetti sulla salute associati all’inquinamento indoor mediante questionari riguardanti la salute respiratoria/allergica dei soggetti, le infezioni virali da agenti patogeni respiratori e l’assenteismo scolastico. Stima del rischio di contagio per trasmissione aerea negli ambienti scolastici per la quantificazione dell’emissione di particelle respiratorie da soggetti giovani (< 12 anni) durante la fonazione.

4. Creazione di una piattaforma per raccolta dati, di un dataset centralizzato e analisi statistiche integrate.

5. Realizzazione in un campione di scuole di interventi rivolti al miglioramento della qualità dell’aria indoor e, all’abbattimento dei principali fattori di rischio integrato con miglioramento dell’efficienza energetica.

6. Realizzazione di azioni di Citizen science con finalità di advocacy e progettazione di un percorso di formazione destinati a differenti target (studenti, personale scolastico, amministratori locali e funzionari regionali ecc.) per migliorare la consapevolezza individuale sui rischi per la salute derivanti dall’esposizione a una cattiva IAQ e per promuovere interventi di riqualificazione edilizia che mitighino tali rischi. Disseminazione dei risultati attraverso campagne informative, specifiche per i differenti stakeholder, utilizzando anche i canali di comunicazione social

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